Chi siamo

Nel segno di Anna: scopri chi siamo

L’ispirazione: Anna Costantini, bibliotecaria di Legnago prematuramente scomparsa.

L’Obiettivo: tutelare il diritto all’espressione dei bambini, soprattutto di coloro che vivono in contesti familiari e sociali difficili.

Ed è nato il grande progetto!

NEL SEGNO DI ANNA

L’obiettivo dell’associazione è quello di promuovere la tutela dei diritti dei bambini (in particolare il diritto all’espressione) per una crescita armoniosa e integrata nel contesto sociale e famigliare e favorire il benessere dei più piccoli, offrendo loro la possibilità di esprimersi liberamente attraverso varie forme e attività.

I diritti dei bambini su cui si concentra sono il diritto all’ascolto e il diritto all’espressione.

Un occhio di riguardo lo rivolge in particolare ai minori appartenenti a famiglie che attraversano particolari situazioni di difficoltà, sofferenza, conflitto e/o disagio.

Il suo raggio d’azione vuole essere nazionale e a tal proposito vanta già importanti collegamenti con professionisti di tutta Italia, in particolare con l’associazione Psicologia Integrata di Roma, oltre ad aver già dato vita a importanti collaborazioni con associazioni locali come La Tela di Leo.

Il nostro Gruppo

Oggi l’associazione conta oltre 50 soci di tutte le età e il numero è in continuo aumento. Tra i soci sono presenti psicologi, avvocati, insegnanti, assistenti sociali, educatori, musicisti e molti, moltissimi volontari…

L’associazione collabora attivamente con le istituzioni politiche e scolastiche del territorio, artisti e associazioni, perché il nostro obiettivo è quello di fare rete per la tutela dei più piccoli.

La nostra Storia

“Nel segno di Anna” è un’organizzazione di volontariato istituita il 3 marzo del 2018. È nata dall’affetto che un gruppo di persone nutre verso Anna Costantini, bibliotecaria di Legnago prematuramente scomparsa.

Il suo amore per i bambini che allietava con letture e laboratori per sviluppare la loro fantasia e favorire la loro crescita a livello educativo, sociale e culturale – amore pienamente ricambiato tanto da aver acquisito nel tempo il nome di Fata Turchina – ha ispirato questo gruppo di persone (tra loro avvocati, educatori, bibliotecari, psicologi, insegnanti, medici, assistenti sociali e professionisti della comunicazione) nella costituzione di un’associazione a lei dedicata.

La presentazione ufficiale dell’associazione è avvenuta il 6 ottobre 2018 al Ridotto del Salieri con una tavola rotonda sul tema dell’importanza della fiaba come strumento di espressione dei bambini.