Al Medici parte la nuova edizione del percorso di educazione alla lettura

Per il terzo anno l’associazione Nel Segno di Anna torna a scuola, tra gli studenti dell’Istituto Giuseppe Medici dell’indirizzo Servizi per la sanità e l’assistenza sociale, per dare vita alla nuova edizione del progetto di educazione alla lettura animata.

L’iniziativa, fortemente voluta fin dalla prima edizione dalla professoressa Paola Andreoni con il supporto della dirigenza scolastica e dei colleghi del dipartimento di Religione, ha riscontrato grande interesse tra i ragazzi dell’istituto a tal punto che lo scorso giugno si è potuto dare vita al Gruppo di Lettura animata Nel Segno di Anna – Istituto Medici.

Quest’anno la proposta, che sarà rivolta agli studenti delle seconde A  e B del Socio Sanitario, prevede un ciclo di tre incontri che partiranno martedì 8 febbraio con l’incontro con i volontari dell’Associazione, tra cui alcune ex studentesse dell’Istituto: si confronteranno con gli studenti sull’importanza di mettere le proprie risorse ed energie a disposizione degli altri. Giovedì 17 febbraio la psicologa Denise Broggio affronterà con i ragazzi il delicato tema dell’inclusione. Infine venerdì 25 febbraio Doriana Cristofoli, impegnata in attività di lettura con i Lettori ABC, e Cristina Servidio, insegnante e presidente dell’associazione La Tela di Leo, mostreranno la bellezza della lettura animata, occasione preziosa per trasformare un libro in uno libero e creativo spazio d’incontro e di espressione delle proprie emozioni.

“Siamo particolarmente legati a questo progetto perché sposa in pieno il messaggio che mia sorella Anna, motivo d’ispirazione per questa associazione e per tutti noi, ha sempre cercato di portare avanti nella sua attività di bibliotecaria presso la Bellinato di Legnago” ha dichiarato la presidentessa dell’Associazione, Chiara Costantini. “Ringraziamo il dirigente scolastico Stefano Minozzi e i docenti coinvolti, per l’entusiasmo rivolto nei confronti di questa iniziativa. Speriamo che presto possa approdare presso altri istituti scolastici, magari proprio grazie al supporto degli studenti fino ad oggi formati”.